September 5, 2023
La storia delle comunità energetiche rinnovabili in Italia è stata caratterizzata da sfide e ostacoli lungo il percorso. Dopo l'adozione della Direttiva Europea 2018/2001, è stato necessario attendere il recepimento con il decreto milleproroghe nel dicembre 2019 per introdurre le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nel paese.
Tuttavia, è stato solo nel febbraio 2020 che le CER sono entrate in vigore, e poi nel dicembre 2020 si è completato il processo attuativo con i passaggi di Arera, MiSE e GSE. Nel corso del 2021, alcuni pionieri hanno iniziato a mettere in pratica progetti di comunità energetiche, ma i risultati sono stati limitati, con solo 15 o 16 CER costituite e una potenza installata modesta di circa 400 kWp.
Il 15 dicembre 2021 è entrata in vigore la legge 199, che ha recepito definitivamente la Direttiva. Grazie al dibattito acceso che si è sviluppato in precedenza, la legge 199 sembrava aver introdotto un po' di chiarezza. Di conseguenza, altri attori hanno cominciato a lavorare verso la creazione di cabine primarie e impianti fino a 1 MW.
Nell'agosto 2022, Arera ha pubblicato il Documento di Consultazione (DCO) sulle comunità energetiche, seguito il 12 dicembre dal documento di consultazione del Ministero dell'Ambiente, Sviluppo Economico e Sostenibilità (MASE). Tuttavia, le attese di vedere l'uscita simultanea dei provvedimenti di Arera e delle cabine primarie in un'unica soluzione sono state deluse. La delibera di Arera è attesa entro la fine del mese, ma finora i distributori (DSO) non hanno reso accessibili i dati delle cabine, come richiesto dal decreto attuativo di Arera dell'agosto 2020.
Un'altra questione riguarda l'accesso ai dati di misurazione oraria, per il quale si attende una delibera di Arera che consentirebbe l'accesso a tali dati tramite l'installazione degli smart meter di seconda generazione. Tuttavia, in assenza parziale di tali dati, sarà necessario installare appositi smart meter per far partire le CER.
Nel frattempo, il decreto del MASE per la rimodulazione degli incentivi alle CER non sarà pubblicato entro la fine dell'anno, ma sarà il primo decreto del nuovo Ministero a vedere la luce, secondo Valeria Amendola, direttrice generale competitività ed efficienza energetica del MASE. Le oltre 230 osservazioni ricevute rendono difficile fare previsioni, poiché le esigenze dei diversi attori spesso entrano in conflitto.
Nonostante il numero limitato di comunità energetiche costituite e la potenza installata ancora modesta, è incoraggiante notare che ci sono pionieri che hanno avviato progetti di successo. Questi primi passi stanno aprendo la strada a una maggiore adozione delle comunità energetiche rinnovabili in Italia.
La legge 199, che è entrata in vigore nel dicembre 2021 e ha recepito definitivamente la Direttiva Europea, ha fornito una maggiore chiarezza e stabilità normativa per le comunità energetiche. Ciò ha stimolato l'interesse e l'azione da parte di altri attori che stanno lavorando per sviluppare progetti di comunità energetiche di dimensioni più significative.
Nonostante i ritardi e le sfide ancora presenti nel processo, le autorità competenti come Arera e il Ministero dell'Ambiente stanno prendendo misure per affrontare le questioni in sospeso e per consentire una migliore implementazione delle comunità energetiche. L'intenzione di pubblicare delibere e documenti di consultazione mostra un impegno per creare un quadro normativo e regolatorio che favorisca lo sviluppo delle comunità energetiche.
Infine, è importante notare che le comunità energetiche rappresentano una grande opportunità per la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e decentralizzato. L'adozione di queste comunità può promuovere l'uso delle energie rinnovabili, l'efficienza energetica e la partecipazione attiva dei cittadini. Con il progresso continuo e l'interesse crescente intorno alle comunità energetiche in Italia, c'è spazio per un futuro positivo in cui queste diventino una parte integrante del panorama energetico del paese.